Vito Dell’Aquila è stato il primo atleta Italia Team a conquistare una medaglia durante la spedizione azzurra agli ultimi Giochi Olimpici.
In quel di Tokyo, l’atleta di Taekwondo classe 2000 nativo di Mesagne ha ottenuto un traguardo storico, sia a livello personale che per l’intero movimento sportivo che rappresenta.
“Non siamo sport minori – ha detto al giornalista Doriano Rabotti – e meritiamo attenzione. Dopo Tokyo è tornato tutto come prima“.
La sua vita non è molto cambiata dopo l’esperienza in Giappone asiatica. “A parte i festeggiamenti iniziali, ho ripreso ad allenarmi e a vivere come sempre. A volte mi capita di dimenticare di essere campione olimpico”.
Nonostante la giovane età, l’atleta pugliese dimostra spesso di avere una mentalità molto matura e responsabile. “Non devo farmi trasportare dagli eccessi. La mia famiglia mi ha insegnato l’educazione e lo spirito di sacrificio. Ho capito subito che nello sport ci vuole pazienza per ottenere grandi risultati”.
Un presente di successo e un futuro ancora tutto da scrivere per Vito Dell’Aquila, con la speranza di poter incrementare ancora la visibilità che attualmente i media riservano al Taekwondo, a cui deve tantissimo. “Le arti marziali mi hanno insegnato molto. A non essere timido, ma anche a capire come alimentare le mie motivazioni e dare un senso ai sacrifici di ogni giorno“.
Spalle larghe, grandi speranze e motivazioni decise: il futuro di Vito è pieno di nuove chances per continuare a realizzare i sogni più belli.
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