La storia di Gianmarco Tamberi insegna che non bisogna mollare mai. Si è raccontato in un’intervista esclusiva e ha svelato alcuni suggerimenti utili per mantenersi in forma.
Il duro lavoro, i sacrifici, alla fine pagano sempre. È quello che Tamberi racconta a Matteo Canè per la copertina di For Men di novembre 2021.
Durante la chiacchierata, Gimbo Tamberi ha ripercorso gli ultimi cinque anni, partendo dall’infortunio e arrivando alla medaglia d’oro. Dal pre-Rio fino al Post-Tokyo, insomma, in un racconto a cuore aperto del miglior altista italiano. Dedizione, passione e determinazione per arrivare al traguardo dopo le delusioni.
Ad accompagnarlo in questi anni, oltre alla sua famiglia e ai suoi amici, anche un oggetto particolare. Si tratta di un gesso con la scritta “Road To Tokyo 2020”.
Tra tutti i suoi sostenitori, anche due persone speciali: il suo amico Mutaz Barshim, con il quale ha diviso l’oro, e la sua futura sposa Chiara. “Le ho chiesto di sposarmi prima delle Olimpiadi perché volevo dimostrare a Chiara che lei viene prima di tutto. Anche della medaglia d’oro”.
“Feci tantissima riabilitazione – racconta Halfshave – e un nuovo intervento per rimuovere un altro problema occorso alla caviglia operata. Poi ho ricominciato a saltare e a curare l’aspetto fisico e tecnico. Cercando la qualità che, più di una volta, sembrava non arrivare. Il destino aveva decisamente sbagliato persona. Mollare non era un’opzione!“
Sull’amicizia con il suo collega/rivale, dichiara: “Con Mutaz siamo grandi amici, il nostro rapporto va oltre le gare e le medaglie. C’era lui fuori dalla porta quando mi sono infortunato a Monaco e mi ero chiuso in stanza, disperato, senza voler vedere nessuno. E io ho fatto lo stesso quando lui si è infortunato. Venivamo entrambi da una serie di salti perfetti ed è stata la chiosa migliore che potessimo aspettarci“.
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