A poco più di un mese dai Giochi olimpici di Tokyo, il Judoka Manuel Lombardo è stato intervistato da Andrea Ramazzotti per Il Corriere dello Sport.
È la voglia di riscatto che guida l’atleta piemontese nel percorso verso i Giochi Olimpici.
Il numero 1 al mondo del ranking nella categoria 66kg, infatti, si è da poco lasciato alle spalle una gara a cui non avrebbe nemmeno dovuto partecipare ma che voleva vincere. Si tratta dei mondiali di Budapest, terminati con una medaglia d’argento nonostante l’infortunio. Eppure lui sarebbe voluto tornare in patria solo dopo essere salito sul gradino più alto del podio.
Diventare il primo italiano a vincere un mondiale Senior sarebbe stato per lui il miglior viatico di avvicinamento al torneo a cinque cerchi.
Le idee per il futuro, però, sono chiare: mantenere alta la motivazione che gli ha permesso di viaggiare verso Tokyo consapevole del suo valore assoluto.
“Se sono al 100% non temo nessuno dei miei avversari” confessa il 22enne nativo di Torino, ancora alle prese con il recupero dell’infortunio alla mano.
“Solo durante il periodo del primo Lockdown – prosegue Manuel – ho sentito vacillare le mie certezze e ho patito la lunga inattività”. Dopo aver ricevuto anche la seconda dose del vaccino, però, il suo sguardo verso l’immediato futuro è tornato ad essere sereno e limpido.
Infine un pronostico sul numero di medaglie olimpiche a cui puntare nella rassegna mondiale in partenza il 23 di luglio: “Siamo una squadra davvero fortissima e speriamo di portare a casa almeno cinque medaglie, sperando siano tutte d’oro“.
Lo sguardo è deciso verso il futuro, la guardia è alta: la voglia di entrare nella storia del suo sport spinge Lombardo verso la consacrazione davanti agli occhi di tutto il mondo.
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