Irma Testa si è raccontata ai microfoni di Andrea Ramazzotti tra le pagine di Corriere dello Sport.
“Sono reduce da una bellissima esperienza ai mondiali di pugilato. Non avevo mai vinto una medaglia, ma questa volta sono riuscita a conquistare quella d’argento“.
La pugile nativa di Torre Annunziata è il volto principale del nuovo corso azzurro di pugili in ascesa. Classe 1997, guida la fase di ascesa di tutto il movimento pugilistico femminile italiano e ha le idee molto chiare.
“Dopo la medaglia di bronzo vinta all’Olimpiade, la boxe femminile viene maggiormente considerata. Se non avessi vinto forse non sarebbe cambiato niente“.
Irma Testa è molto scaramantica, perciò si concentra sempre su un torneo alla volta. “L’obiettivo più importante è quello dei prossimi Giochi Olimpici. Prima di questo grande appuntamento, però, c’è una serie di tornei molto importante. A partire dagli europei in programma ad ottobre“.
La pugile partenopea conosce bene i suoi punti di forza e soprattutto le aree di miglioramento. “Credo che la costanza sia la chiave per raggiungere grandi traguardi. Voglio arrivare a Parigi 2024 curando i dettagli, limando i difetti. Ad esempio ho molto da imparare nella fase di corpo a corpo“.
Irma è di recente stata protagonista di un incremento mediatico legato al suo Coming Out. “Sento di dover esprimere con molta attenzione e precisione le mie idee, per non essere mai fraintesa. Non sento la pressione della popolarità perché sono spesso in giro per il mondo a combattere oppure in ritiro ad Assisi con la nazionale“.
Riguardo il suo futuro, Irma non vuole precludersi alcuna possibilità. “Passare al professionismo è una possibilità che non voglio escludere. Di recente ho assistito ad una gara tra due grandissime pugili professioniste ed è stato bellissimo“.
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