La storia di Rachele Somaschini va ben oltre lo sport a cui ha dedicato la sua carriera. Il Rally le ha dato tanto e continua a farlo, ma la sua battaglia quotidiana è quella contro la fibrosi cistica.
“Sei tutti i limiti che superi” è il motto della sua vita, come ha raccontato ad Arianna Ravelli in una nuova intervista per Corriere della Sera.
La sua corsa è un percorso utile ad aprire anche una nuova strada per il suo sport. “È uno sport concepito a misura d’uomo e spesso non ci sono nemmeno le attrezzature per donne. Eppure Non c’è distinzione di categoria tra uomini e donne, mi chiedo perché ci debba essere mentale. Appena ho cominciato a ottenere qualche risultato mi sono ritrovata sempre la macchina in verifica d’ufficio, gli avversari chiedevano controlli, pensavano ci fosse qualcosa di strano“.
I motori erano nel suo destino e nella storia della sua famiglia: “Mio padre gareggiava in pista, poi ha smesso. Si è buttato sul lavoro anche come reazione alla mia malattia: ha ripreso a correre con me nel 2013“.
Energia, sorrisi e tanta grinta: tre ingredienti della filosofia di Rachele, che affronta la sua quotidianità con la determinazione di una guerriera. “Da quando sono nata devo fare 3-4 ore di esercizi respiratori, mattina e sera, attaccata a un macchinario. Da bambina pensavo che tutti facessero queste terapie, ma quando alle scuole medie ho scoperto che non era così, sono tornata a casa urlando“.
La sua vittoria più grande è sempre la prossima, simbolo di un’attitudine che la porta a crederci sempre e non mollare mai. Eppure, dichiara, poter ricevere i ringraziamenti per aver stimolato una reazione in tante persone affette dalla sua stessa malattia ha più valore di ogni coppa e medaglia.
Sede Legale
C.so Trieste, 88 – 00198
Roma
Sede Operativa
Via Parada, 31 – 20854
Vedano al Lambro (MB)
10495231002