Federica Isola è stata protagonista di un’intervista esclusiva su Fanpage.it a cura di Vito Lamorte.
Per la schermitrice olimpica è stata l’occasione per tirare le somme relative alla sua annata, che l’ha portata a tagliare numerosi traguardi.
Tra questi, la medaglia di bronzo a squadre nella specialità della spada conquistata ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
“Quando penso a Tokyo mi viene in mente l’avvicinamento a quell’evento. Ricordo quando, durante i Giochi di Rio de Janeiro, guardavo Rossella Fiamingo assieme a mio padre” dice la nativa di Vercelli.
Suo padre è stato, assieme a Massimo Zenga, il suo allenatore nonché primo sostenitore. “Nel 2016 mi chiedeva se sarei riuscita ad esserci a Tokyo. Rispondevo che sarebbe stata dura, forse sarebbe stato più probabile andare a Parigi“.
Eppure il duro lavoro e il sacrificio le hanno permesso di esserci, a Tokyo, e di vincere anche una medaglia assieme al tris Fiamingo-Navarria-Santuccio.
“La scherma è una passione che mi ha tramandato la mia famiglia – prosegue la Isola – visto che mio papà e mio nonno facevano scherma. A Vercelli, poi, c’è una grande tradizione perché grandi del passato, come Sandro Cuomo, si sono allenati qui”.
Nonostante questo, però, Federica ammette che quello con la scherma non è stato un amore a prima vista: “all’inizio non ero molto contenta ma pian piano è diventato amore e sono andata avanti”.
I piani per il futuro sono chiari e l’attitudine di Federica Isola è quella dei grandi professionisti, nello sport e nella vita.
“Spero di gareggiare quanto più possibile, ma una volta che non lo farò più vorrei laurearmi in biochimica e lavorare con papà, che è ingegnere. Vorrei avere una carriera a livello lavorativo diversa dopo l’università”.
Sede Legale
C.so Trieste, 88 – 00198
Roma
Sede Operativa
Via Parada, 31 – 20854
Vedano al Lambro (MB)
10495231002