Gigi Samele è stato il primo atleta dell’Italia Team a vincere una medaglia a Tokyo 2020. D’argento e nella disciplina della sciabola individuale, prima di ripetersi nella gara a squadre, con lo stesso risultato.
Ha raccontato a Gazzetta Active la sua quotidianità, evidenziando alcuni dettagli non indifferenti nella vita di un atleta olimpico.
“La testa forte è l’unica condizione che serve. Subito dopo vengono allenatore e allenamento” esordisce l’atleta pugliese.
“Il mio allenatore spesso cambia: sono allenamenti simili ma mai uguali, proprio per stimolarmi sempre. Off Season si costruisce la base, quello che sarà lo zoccolo duro per affrontare la stagione“.
Un tipo di allenamento inconsueto potrebbe sembrare quello legato alla pratica del pilates, su cui Gigi punta molto. “Il pilates serve e riequilibrare il corpo. Serve ad evitare gli infortuni. Si evita di cadere in nuove problematiche per si mantiene stabile la muscolatura“.
Adesso lo schermidore azzurro si trova a metà tra Tokyo 2020 e Parigi 2023, quindi ha sviluppato saggezza e lucidità psicologica per gestire i diversi momenti di carriera.
“Iniziare una cosa pensando di vincere sempre implica avere una vita e una carriera piena di frustrazione. Alle Olimpiadi non tutti vincono le medaglie eppure tutti si sono allenati allo stesso modo”.
Di voglia di vincere ce n’è ancora tanta, la mentalità da campione è stata forgiata da anni di esperienza, ma il futuro di Gigi ha ancora tanto da regalargli.
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