Lei si chiama Veronica Papa e non soffre di vertigini, perché guarda il mondo dall’alto.
Ha 23 anni, è marchigiana e fa parte della nazionale italiana di tuffi dalle grandi altezze.
Si è raccontata su Gazzetta.it al microfono di Stefano Arcobelli, in una chiacchierata in cui ha raccontato la sua storia sportiva e di vita.
“Il 2022 sarà un anno decisivo per me, dato che gareggerò per ottenere l’accesso all’Europeo che si terrà a Roma” esordisce convinta.
Inizialmente innamoratasi da bambina di sport legati alla ginnastica, ha dovuto virare sui tuffi da grandi altezze a causa di un infortunio alla spalla. Prima dei tuffi, però, è passata dal trampolino elastico, che le ha insegnato che “non servono le ali per volare” e le ha permesso di continuare a sognare.
Il terzo posto alla coppa del mondo sincro giovanile a Brescia è stata la scintilla che ha fatto scaturire in lei il desiderio di dedicarsi maggiormente allo sport. Aveva poi pensato di smettere con l’agonismo, finché non ha ricevuto una chiamata decisiva. Un responsabile della nazionale di tuffi da grandi altezze le ha proposto di approcciarsi a questa disciplina e lei ha accettato.
Lanciandosi da svariati metri di altezza ha scoperto di poter nuovamente dare una chance allo sport, che per lei significa vita.
Centimetro dopo centimetro, Veronica proseguirà la sua scalata per scrivere il suo nome in maniera indelebile nella storia dello sport: il meglio deve ancora venire.
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