La vita che Ambra Sabatini ha raccontato a “Ok Salute & Benessere” è quella di un’atleta che ha saputo sovvertire i pronostici e ribaltare gli imprevisti della vita.
Nell’intervista realizzata da Cinzia Galleri, l’atleta ha passato in rassegna diversi momenti della sua carriera, fino ad arrivare al trionfo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Non sono mancati i riferimenti all’alimentazione e alla nutrizione, aspetti fondamentali per ogni professionista dello sport.
“Già prima dell’incidente, quando praticavo il mezzofondo, arrivavo al termine degli allenamenti con una stanchezza incredibile – dice la campionessa nativa di Livorno – ed era colpa della carenza di ferro, che sono riuscita a superare con l’aiuto dei medici“.
Eppure, come ha raccontato Ambra, ben prima di cominciare la carriera da velocista, aveva commesso più di un errore di valutazione a livello nutrizionale. “Cercavo di mangiare in maniera sana, ma sbagliavo le quantità di carboidrati. Introducevo proteine difficili da digerire (scelta sbagliatissima soprattutto prima dell’allenamento) e non facevo ricorso a un’integrazione supplementare“.
La svolta è arrivata dopo aver scoperto una carenza di ferro, subito curata dalla sua equipe medica: “Questo deficit non era mai emerso in precedenza. Necessitava di una terapia ad hoc. Perciò il medico mi prescrisse degli integratori e mi disse di mangiare un alimento preciso: il fegato. Non è che mi facesse impazzire il sapore, però ora mi sono abituata e addirittura devo dire che mi piace”.
Per diventare professionisti nello sport c’è bisogno di esserlo anche nell’attenzione ai dettagli della vita quotidiana, e l’alimentazione non fa eccezione.
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